Nuova Riveduta:

Romani 15:15

Ma vi ho scritto un po' arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,

C.E.I.:

Romani 15:15

Tuttavia vi ho scritto con un po' di audacia, in qualche parte, come per ricordarvi quello che già sapete, a causa della grazia che mi è stata concessa da parte di Dio

Nuova Diodati:

Romani 15:15

Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto più arditamente, come per ricordarvi per la grazia che mi è stata data da Dio,

Riveduta 2020:

Romani 15:15

Ma vi ho scritto un po' arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,

La Parola è Vita:

Romani 15:15

Tuttavia, in alcuni punti della mia lettera ho usato parole forti, come per risvegliare la vostra memoria. L'ho fatto perché, per grazia di Dio, io sono ambasciatore speciale di Gesù Cristo fra voi che non siete ebrei, il mio incarico infatti è quello di portarvi il Vangelo e offrirvi a Dio, come un sacrificio profumato, perché siete stati purificati e resi accettabili a Dio, per mezzo dello Spirito Santo.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 15:15

Ma vi ho scritto alquanto arditamente, come per ricordarvi quel che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,

Ricciotti:

Romani 15:15

Ma v'ho scritto un po' arditamente, come per richiamar la vostra memoria, per via della grazia concessa a me dal Signore,

Tintori:

Romani 15:15

Ma vi ho scritto un po' arditamente come per ravvivare i vostri ricordi, e per la grazia che Dio mi ha fatta

Martini:

Romani 15:15

Ma vi ho scritto un po' arditamente o fratelli, quasi per risvegliar la vostra memoria sul riflesso della grazia, che è stata a me data da Dio,

Diodati:

Romani 15:15

Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto più arditamente, come per ricordo, per la grazia che mi è stata data da Dio,

Commentario abbreviato:

Romani 15:15

14 Versetti 14-21

L'apostolo era convinto che i cristiani romani fossero pieni di spirito gentile e affettuoso, oltre che di conoscenza. Aveva scritto per ricordare loro i loro doveri e i loro pericoli, perché Dio lo aveva nominato ministro di Cristo per i Gentili. Paolo predicava loro; ma ciò che li rendeva sacri a Dio era la loro santificazione, non opera sua, ma dello Spirito Santo: le cose empie non possono mai essere gradite al Dio santo. La conversione delle anime appartiene a Dio; perciò è questo l'oggetto della gloria di Paolo, non le cose della carne. Ma, pur essendo un grande predicatore, non riusciva a rendere obbediente un'anima, se lo Spirito di Dio non accompagnava il suo lavoro. Egli cercava soprattutto il bene di coloro che sedevano nelle tenebre. Qualunque sia il bene che facciamo, è Cristo che lo fa per noi.

Riferimenti incrociati:

Romani 15:15

Eb 13:22; 1P 5:12; 1G 2:12-14; 5:13; Giuda 1:3-5
1Ti 4:6; 2Ti 1:6; 2:14; Tit 3:1; 2P 1:12-15; 3:1,2
Rom 1:5; 12:3,6; 1Co 3:10; 15:10; Ga 1:15,16; 2:9; Ef 3:7,8; 1Ti 1:11-14; 1P 4:10,11; 2P 3:15

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